ALTERego (un altro me stesso)

Treno pieno, gente ammassata. Tolgo lo zaino dalle spalle per fare spazio,

mi tocca tenerlo in mano.

Fuori piove, il pavimento è allagato.

Zaino in una mano e l’ombrellino sgocciolante nell’altra.

Mi guardo intorno imbarazzata, perchè in questo momento mi sento un fumetto.

Penso che da fuori devo essere un’immagine buffa.

Mi guardo intorno e vedo lui, in piedi appoggiato alle pareti del treno.

Tiene un ombrellino con una mano, e con l’altra tiene lo zaino.

Il mio stesso zaino, stessa marca stesso colore. Che poi è il classico packback da disagiati e ho sempre pensato di essere l’unica ad averlo.

Lo guardo meglio.

Giacca di pelle nera, jeans, nike e cuffiette dell’iphone alle orecchie.

Avrei voluto iniziare a ridere come una matta, 

é una cosa incredibile.

Lui è il mio alter ego al maschile.

Lo guardo meglio, decido di studiarlo e capire se è una cosa possibile.

Mi chiedo se si possa considerare un incontro del destino.

Forse a questo mondo tutti abbiamo un alter ego.

Lo scruto meglio,

è basso.

Quindi già decido che non potrebbe mai essere l’uomo della mia vita.

Cerco i suoi occhi,

è bruttino.

No, allora probabilmente non è davvero il mio alter ego.